Tornare al lavoro dopo le vacanze non è mai facile. Le aspettiamo così a lungo e quando arrivano passano in un batter d’occhio.
Poi c’è quella tremenda sensazione di sgomento all’idea di impostare la sveglia e tornare alla solita routine. Per non parlare della pila di email che ci attende al varco!
È una sensazione familiare? Allora fai parte della maggioranza di lavoratori che soffrono di sindrome da rientro. Ma non ti preoccupare! Tieni sotto mano questa guida per prepararti alla prossima vacanza e avere tutti gli strumenti per affrontare il rientro con lo spirito giusto.
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Che cos’è la sindrome da rientro?
La sindrome da rientro, o post-vacation blues, consiste in quella temporanea sensazione di disagio, ansia e paura che inizia a insorgere al termine delle tanto attese vacanze, quando si avvicina il momento di tornare al lavoro.
Se hai mai sofferto della sindrome da rientro dopo le vacanze, sappi che si tratta di un fenomeno diffuso. In base a un’indagine commissionata da Zapier, l’87% delle persone sente una sensazione di angoscia quando rientra al lavoro dopo le ferie.
Riportiamo alcuni dei motivi principali all’origine della sindrome da rientro, riferiti dai partecipanti allo studio:
- ripristinare una routine dopo le vacanze (37%);
- mettersi in pari (31%);
- l’idea di dover gestire una grande quantità di e-mail e messaggi non letti (26%).
Qualsiasi sia la causa della sindrome post-vacanze, ci sono degli accorgimenti che puoi adottare per alleviare i sintomi e per affrontare il rientro al lavoro senza stressarti (o, quanto meno, stressandoti meno). Qui di seguito abbiamo raccolto alcuni metodi collaudati per combattere la sindrome da rientro.
Sindrome da rientro dalle vacanze: sintomi
Quali sono i sintomi della sindrome da rientro? I sintomi possono variare da persona a persona, ma alcuni segnali comuni possono includere
- Tristezza o depressione: dopo un periodo di vacanza rilassante e piacevole, le persone possono sentirsi come se stessero tornando alla normale routine quotidiana, il che può portare a un umore basso, tristezza o addirittura a sentimenti di depressione.
- Stanchezza: il passaggio dal relax delle vacanze a una vita quotidiana piena di impegni può portare a stanchezza e spossatezza.
- Irritabilità: l’adattamento al lavoro quotidiano o ai normali impegni dopo una pausa può portare all’irritabilità.
- Difficoltà di concentrazione: alcune persone riferiscono di avere difficoltà a concentrarsi sul lavoro o su altri impegni dopo una vacanza.
- Disturbi del sonno: andare a dormire a orari diversi dal solito in vacanza e poi tornare alla solita routine può causare problemi di sonno.
- Nostalgia delle vacanze: la nostalgia dell’atmosfera rilassata delle vacanze e delle attività di svago può essere forte quando si torna alla vita di tutti i giorni.
- Sensazione di vuoto: può verificarsi una sensazione di vuoto o di noia, soprattutto se la routine di ritorno viene percepita come meno eccitante rispetto alle vacanze.
È importante notare che non tutti sperimentano questi sintomi dopo una vacanza, e per alcuni il ritorno al lavoro è più agevole. Tuttavia, se i sintomi sono gravi o durano più a lungo del solito, potrebbe essere utile rivolgersi a un professionista della salute. Le nostre strategie per affrontare la depressione post-viaggio possono essere d’aiuto. Scopri di più nella prossima sezione.
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6 consigli per combattere la sindrome da rientro
Come superare la sindrome da rientro al lavoro e avere una transizione dalle vacanze tranquilla.
1. Prima di andare in vacanza, fai un resoconto delle cose lasciate in sospeso
Il periodo prima delle vacanze può essere particolarmente stressante, perché ci si affretta a concludere progetti, rispettare scadenze e a chiudere le faccende in sospeso. Se si lascia il lavoro in tutta fretta, in preda alla stanchezza e alla disorganizzazione, si rischia di concludere le proprie vacanze (o di trascorrerle nella loro interezza) in balia dell’angoscia per il caos che ci aspetta al ritorno.
Anche se non si riesce a finire tutto prima di andare via (e, diciamolo francamente, quand’è che riusciamo a spuntare tutti i compiti dalla nostra lista delle cose da fare?), si può sempre pensare al futuro e facilitare il lavoro che ci aspetta al rientro con un resoconto dettagliato delle cose lasciate in sospeso.
Un resoconto della situazione pre-vacanze descrive ciò a cui si stava lavorando prima di andare via; permette di annotare i compiti che non sono stati ancora svolti o che sono rimasti in sospeso e di cui ci si dovrà occupare al proprio ritorno. Scriverlo nero su bianco aiuterà a sgomberare la mente e ad andare in vacanza con la certezza che, al ritorno, ci sarà un documento a cui fare riferimento.
Se si iniziano le vacanze con metodo, sarà anche più facile staccare la spina e godersi appieno le ferie.
2. Blocca il tuo calendario per il giorno in cui torni dalle vacanze
Quando ritorni al lavoro, è essenziale che ti ritagli del tempo per metterti in pari e capire cos’è successo in tua assenza. Sarebbe eccessivo aspettarsi un rientro a pieno ritmo, mentre sei alle prese con la grande quantità di e-mail che, inevitabilmente, ti aspetterà: non ci sono abbastanza ore in una giornata per fare tutto questo.
Prima di andare in vacanza, blocca il tuo calendario per il giorno in cui farai rientro al lavoro. In questo modo avrai la garanzia di non dover partecipare a una marea di meeting e potrai metterti in pari senza interruzioni continue.
Sapere che avrai una giornata a disposizione per recuperare, ti aiuterà a ridurre di molto l’ansia da rientro.
3. Smista le e-mail e i messaggi
Una delle fonti di timore principali legate al rientro al lavoro, è la consapevolezza che ci saranno molte e-mail e messaggi ad attenderci. Invece di consultarle dalla più vecchia alla più recente (o viceversa), trova un metodo per smistarle che si adatti alle tue esigenze.
Per affrontare la tua casella di posta in maniera efficace, puoi creare etichette, categorizzando così le tue e-mail in base al destinatario e all’oggetto (ancor prima di aprirle). Ad esempio, se vedi un’e-mail dal tuo manager che ha come oggetto “Aggiornamento importante per il team” o “Richiesta di feedback”, puoi etichettarla come “urgente”. Un’e-mail da parte dell’event manager che ha come oggetto “Aggiornamento Summer Party” potrebbe non essere altrettanto urgente, quindi può essere etichettata come “Da leggere più tardi”.
Scorrere le tue e-mail e riorganizzarle in questo modo ti aiuterà ad assegnare le giusta priorità ai messaggi e a strutturare il lavoro che ti aspetta. Avrai un piano d’azione chiaro rispetto alle le e-mail che vuoi leggere e a cui vuoi rispondere per prime e potrai occuparti dei messaggi meno urgenti un altro giorno.
4. Invita una persona fidata per una pausa caffè e chiedi aggiornamenti
Spesso, l’angoscia che proviamo quando dobbiamo tornare al lavoro è radicata nella paura dell’ignoto. Cos’è successo in nostra assenza? Qualcosa è andato storto? C’è stato qualche problema a causa di una decisione presa prima di andare in vacanza?
Mentre scorri le tue e-mail per procedere allo smistamento di cui abbiamo parlato in precedenza, potresti ritrovarti a cercare affannosamente qualche disastro successo in tua assenza.
Puoi alleviare questo specifico sintomo della sindrome da rientro invitando una persona con cui lavori e di cui ti fidi per un rapido caffè. Potrai così ricevere aggiornamenti su quello che è successo in tua assenza e capire se c’è qualcosa di urgente di cui occuparsi.
È probabile che, in tua assenza, non sia cambiato granché. Una volta ricevute le rassicurazioni che cerchi durante la pausa caffè, potrai tornare al tuo primo giorno di lavoro in tranquillità, con la consapevolezza che non ci saranno catastrofi ad attenderti.
5. Termina il tuo primo giorno di lavoro con un piano d’azione per il resto della settimana
Proprio come il resoconto pre-vacanze, terminare il primo giorno di lavoro con un piano d’azione solido ti aiuterà a riacquisire il controllo e a ritornare lentamente alla routine di tutti i giorni.
Se hai bloccato il tuo calendario, dovresti avere la possibilità di metterti in pari con tutti i tuoi messaggi e di avere una buona panoramica di ciò che è successo in tua assenza. Partendo da qui, identifica quali sono le tue priorità e le cose da fare per il resto della settimana.
Mentre lo fai, fissa degli obiettivi realistici in fase di rientro. Non forzarti a lavorare a pieno ritmo nei primi giorni dopo il ritorno dalle vacanze (o addirittura il doppio, come molti tendono a fare al rientro). Prepara un piano di azione che non richieda di fare gli straordinari o di saltare la pausa pranzo, altrimenti rischi di far peggiorare la tua sindrome da rientro.
Avere un piano chiaro e realistico per questa prima settimana ti aiuterà ad effettuare una transizione dalla fase di recupero alla solita routine lavorativa senza stress inutili.
6. Coccolati con una piccola ricompensa post-vacanze
Dopo aver trascorso tanto tempo a organizzare e ad aspettare le ferie, il ritorno al lavoro può provocare una sensazione di estrema spossatezza e, se si aggiunge lo stress di doversi mettere in pari, il ritorno alla realtà risulta spesso molto faticoso.
Ancor prima di andare in vacanza, pianifica qualcosa di piacevole per il tuo primo giorno (o la tua prima settimana) di ritorno al lavoro. Può essere qualsiasi cosa: una serata al cinema, una sessione di nuoto in piscina o una serata di relax con un buon libro o un buon podcast.
Scegli un’attività che ti faccia sentire bene, inseriscila nel tuo calendario e assicurati di tenere fede all’impegno. In questo modo, non solo avrai qualcosa di piacevole ad attenderti al ritorno dalle vacanze, ma ti sarà anche più facile resistere alla tentazione di lavorare fino a tardi, mantenendo un buon equilibrio tra lavoro e vita privata.
Per concludere
Dopo le vacanze, siamo tutti vittime della sindrome da rientro. Mettendo in atto queste strategie, però, potrai contare su un ritorno al lavoro senza stress e goderti appieno la tua prossima vacanza.
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