In un contesto lavorativo, il self management è sia un modo di lavorare che una competenza specifica. I dipendenti che si autogestiscono sono in grado di lavorare in modo autonomo, di assumersi la piena responsabilità dei propri compiti e di raggiungere i loro obiettivi con una supervisione minima.
Questo comporta molti vantaggi sia per i dipendenti che per i datori di lavoro. Inoltre, con l’aumento del lavoro remoto e ibrido, la gestione autonoma sta rapidamente diventando fondamentale per mantenere una forza lavoro non solo produttiva, ma anche motivata e agile.
Ma il self management è davvero il futuro? Che ruolo ha nel mondo del lavoro di oggi e come puoi aiutare i tuoi dipendenti a diventare dei veri e propri “self-manager”?
Troverai la risposta a queste e altre domande nella nostra guida completa al self management in azienda.
Sommario
- Che cos’è il self management? Significato
- Alcuni esempi di capacità di gestione autonoma sul lavoro
- L’importanza del self management nel mondo del lavoro di oggi
- Quali sono i vantaggi della gestione autonoma?
- Il self management è davvero il futuro?
- Come promuovere il self management nella tua azienda: 5 strategie
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Che cos’è il self management? Significato
Da un punto di vista psicologico, il self management (in italiano “autogestione“ o “gestione autonoma”) è definito come la capacità di gestire comportamenti, pensieri ed emozioni in modo consapevole e produttivo.
Di solito si riferisce al perseguimento di un obiettivo particolare, come ad esempio l’abbandono di una cattiva abitudine o il cambiamento del proprio stile di vita.
Sul posto di lavoro, il self management rappresenta la capacità di un dipendente di agire con consapevolezza e lavorare in modo autonomo.
I dipendenti che si autogestiscono sono in grado di gestire e adattare i loro comportamenti, pensieri ed emozioni all’interno dell’ambito lavorativo per portare a termine i loro progetti e i loro compiti, raggiungere gli obiettivi prefissati e instaurare relazioni proficue con manager e colleghi.
Alcuni esempi di capacità di gestione autonoma sul lavoro
Sono diverse le competenze chiave che i dipendenti che sono in grado di autogestirsi possiedono.
Tra queste troviamo:
- Gestione del tempo: capacità di pianificare, di dare priorità ai compiti e di rispettare le scadenze.
- Comunicazione efficace: capacità di comunicare in modo chiaro ed efficace con persone diverse (manager, colleghi, clienti, parti interessate in un progetto) e di scambiare conoscenze e idee.
- Problem-solving: i dipendenti che si autogestiscono sono abili nel trovare soluzioni ai problemi e superare le sfide che incontrano.
- Adattabilità: la capacità di adattarsi ai cambiamenti e di essere flessibili e agili.
- Efficacia decisionale: capacità di prendere decisioni in modo indipendente e di determinare la migliore soluzione per il prosieguo di un determinato compito o progetto.
- Capacità organizzative: capacità di destreggiarsi tra molteplici responsabilità, gestire diverse priorità e di rimanere all’altezza di progetti complessi.
- Definizione degli obiettivi: la capacità di determinare i propri obiettivi, definire chiaramente ciò che si vuole ottenere e intraprendere le azioni necessarie per farlo.
- Auto-motivazione: prendere l’iniziativa, mantenersi motivati a completare i propri compiti e a rispettare le scadenze ed essere produttivi senza pressioni esterne o richiami da parte di altri.
- Responsabilità: la capacità di assumersi la responsabilità del proprio lavoro, di riflettere sui propri errori e di assumersi la responsabilità quando le cose non vanno come previsto.
- Gestione dello stress: mantenere la calma sotto pressione, gestire le emozioni in situazioni difficili e adottare misure per combattere lo stress e tutelare la propria salute mentale (ad esempio, meditare, sapere quando fare una pausa, una passeggiata ecc.).
Queste sono le competenze fondamentali da possedere affinché il self management possa essere efficace. Vediamo ora perché l’autogestione è più importante che mai nel mondo del lavoro attuale.
L’importanza del self management nel mondo del lavoro di oggi
Le capacità di gestione autonoma consentono ai dipendenti di lavorare in modo indipendente con una supervisione minima. Questo ha un enorme impatto sia sulle operazioni quotidiane che sul miglioramento della cultura aziendale in generale.
Il self management favorisce il successo globale dell’azienda
Dal punto di vista aziendale, la gestione autonoma è un fattore importante per raggiungere gli obiettivi strategici e gestire un’azienda di successo. Se la maggior parte dei dipendenti è in grado di gestire efficacemente il proprio tempo e di rispettare le scadenze, di risolvere i problemi e di prendere decisioni, di adattarsi ai cambiamenti e di gestire lo stress, allora tutto scorrerà liscio come l’olio.
Il self management contribuisce alla creazione di una cultura aziendale positiva
L’autogestione gioca un ruolo fondamentale anche nel miglioramento della cultura aziendale. Nei team che si autogestiscono, la fiducia è tutto. Dare fiducia ai tuoi dipendenti li fa responsabilizzare, li motiva a dare il loro meglio e a credere di più nelle proprie capacità. In sintesi, la fiducia è la base fondamentale di una cultura aziendale collaborativa, solidale e psicologicamente sicura.
Il self management è necessario per il lavoro a distanza
Per dare il proprio meglio all’interno dei nuovi modelli di lavoro di oggi, è essenziale che i dipendenti che lavorano da remoto si sentano autorizzati a gestire il proprio tempo e il proprio lavoro. Allo stesso modo, i datori di lavoro e i manager devono potersi fidare dei propri dipendenti. Le aziende che promuovono una cultura volta all’autogestione saranno molto più attrezzate per eccellere in ambienti lavorativi ibridi o completamente non in presenza.
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Quali sono i vantaggi della gestione autonoma?
Il self management ha chiaramente un ruolo importante nel mondo del lavoro di oggi, ma quali sono i reali vantaggi? Scopriamolo insieme.
Il self management è associato a una maggiore soddisfazione sul lavoro
Alcune ricerche indicano una correlazione positiva tra autogestione e soddisfazione lavorativa. Quando ai dipendenti viene concessa autonomia sul proprio lavoro e sui propri processi, sentono di poter avere maggiore impatto sull’azienda. L’autogestione consente anche una maggiore flessibilità, aiutando i dipendenti a raggiungere un più sano equilibrio tra lavoro e vita privata.
La gestione autonoma aumenta la produttività
Come abbiamo visto, l’autogestione si basa su abilità come la gestione del tempo, la comunicazione efficace, la risoluzione dei problemi, l’adattabilità e il processo decisionale. Tutte abilità fondamentali per un ambiente di lavoro produttivo e performante.
Un team composto da “self-managers” (persone in grado di autogestirsi) è un team attrezzato per il progresso e la crescita. Il self management è quindi un potente motore per la produttività aziendale.
Il self management rafforza e promuove la fiducia
L’autogestione è una parte essenziale della costruzione di una cultura aziendale basata sulla fiducia. Favorisce la fiducia reciproca tra dipendenti e manager, ma anche tra colleghi. I dipendenti si sentono tranquilli nell’avere la possibilità di fare il loro lavoro al meglio e a dimostrare la loro competenze.
I manager hanno più tempo per concentrarsi sugli aspetti strategici
In una cultura basata sul self management, i dipendenti sono più autosufficienti. Ciò significa che i manager e i leader non hanno bisogno di essere così pesantemente coinvolti nelle questioni quotidiane, avendo così più tempo per concentrarsi sugli aspetti strategici.
La leadership strategica è essenziale per fissare obiettivi a lungo termine, identificare nuove opportunità, prevenire potenziali rischi e, in generale, mantenere l’azienda nella giusta direzione.
Il self management è davvero il futuro?
Ora che abbiamo capito che cos’è il self-management e perché è vantaggioso, la domanda da porsi è: l’autogestione sarà davvero il futuro del mondo del lavoro?
Anche se il fatto di avere una forza lavoro completamente autogestita non sia realizzabile (o auspicabile) per tutte le aziende, la maggior parte di esse può trarre vantaggio da una cultura basata sulla gestione autonoma, che dia ai singoli la possibilità di prendere decisioni, assumersi la responsabilità e stabilire le proprie priorità.
Forse una domanda più corretta sarebbe: il self management è il futuro della tua azienda?
Se vuoi costruire una cultura aziendale basata sulla fiducia, collaborare con dipendenti autosufficienti, non avere problemi nella gestione di modelli ibridi o a distanza e, in generale, aumentare il coinvolgimento e la produttività, la risposta sarà probabilmente sì.
Abbracciare il self management non significa necessariamente sbarazzarsi di tutte le posizioni manageriali e lasciare le persone completamente libere. Si tratta piuttosto di aiutare i dipendenti a sviluppare capacità di autogestione garantendo loro la fiducia e la flessibilità necessarie per lavorare in modo più autonomo.
Come promuovere il self management nella tua azienda: 5 strategie
Ecco i cinque passi da seguire per incoraggiare l’autogestione sul posto di lavoro:
- Dare priorità alla sicurezza psicologica
- Definire e comunicare obiettivi chiari
- Concentrarsi sulla costruzione della fiducia
- Fornire feedback e supporto da parte dei manager
- Promuovere la formazione continua
Analizziamo questi aspetti in modo più dettagliato.
1. Dare priorità alla sicurezza psicologica
La sicurezza psicologica sul lavoro è definita come “la convinzione che non si verrà puniti o umiliati per aver espresso idee, domande, preoccupazioni o errori e che il team è un luogo sicuro per l’assunzione di rischi interpersonali”.
In un ambiente psicologicamente sicuro, i dipendenti sono autorizzati a prendere decisioni, a rischiare e a sfruttare i fallimenti come opportunità di apprendimento. La sicurezza psicologica si basa sulla fiducia, sulla trasparenza, sulla comunicazione ed è un prerequisito fondamentale per l’autogestione.
2. Definire e comunicare obiettivi chiari
I dipendenti che si autogestiscono sono in grado di fissare obiettivi, prendere decisioni, determinare le proprie priorità e prendere iniziative senza consultare i propri manager a ogni passo.
Tuttavia, possono farlo solo se hanno una chiara comprensione degli obiettivi generali.
In questo modo, i singoli dipendenti sapranno esattamente a cosa stanno lavorando e potranno prendere decisioni coerenti.
3. Concentrarsi sulla costruzione della fiducia
Puoi costruire fiducia reciproca stabilendo un rapporto reale con i dipendenti, essendo affidabile e mantenendo le tue promesse, trattando le persone con rispetto, essendo onesti e vulnerabili, ammettendo quando sbagli, riconoscendo i tuoi errori ed essendo trasparente.
4. Fornire feedback e supporto da parte dei manager
Il feedback è fondamentale per rafforzare la fiducia dei dipendenti, aiutarli a riconoscere i propri punti di forza e guidarli verso una maggiore consapevolezza di sé.
Se possono contare su feedback costruttivi e supporto da parte dei manager, i dipendenti si sentiranno motivati e incoraggiati ad affrontare nuove sfide, a uscire dalla loro zona di comfort e diventare sempre più indipendenti.
5. Promuovere la formazione continua
La formazione continua rappresenta l’apprendimento volontario e continuo stimolato dal singolo individuo. A differenza dello sviluppo professionale o della formazione obbligatoria, si basa sul desiderio personale di acquisire nuove conoscenze e competenze. Incoraggiando i tuoi dipendenti a impegnarsi nella formazione continua, puoi metterli in condizione di diventare self manager autonomi e sicuri di sé.
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