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Formazione del personale

Formazione e sviluppo nel 2023: ecco le 5 tendenze dell’anno

Redazione
Pubblicato: 15 Febbraio 2023
Aggiornato: 27 Febbraio 2024

Per i datori di lavoro è tempo di adottare nuove misure in vista delle prossime importanti sfide aziendali: tra queste, dovranno concentrarsi sul coinvolgimento e la fidelizzazione dei dipendenti, preparare i team al futuro mondo del lavoro ed assicurarsi che abbiano gli strumenti adatti per muoversi con disinvoltura in ambienti remoti ed ibridi. Insomma, dovranno concentrarsi sulla formazione e sviluppo.

L’aggiornamento e la riqualificazione dei dipendenti, in inglese upskilling e reskilling, svolgono qui un ruolo fondamentale. Non solo, infatti, promuovono la fidelizzazione, ma offrono anche un modo più sostenibile ed economico per colmare le lacune di competenze in azienda e permettere una crescita aziendale. Quest’anno il settore L&D è destinato ad avere la massima priorità, evolvendosi di continuo per soddisfare le moderne esigenze di chi decide di studiare al giorno d’oggi.

Cosa dobbiamo aspettarci, quindi, nell’ambito della formazione e sviluppo in questo 2023? Ecco le 5 principali tendenze che trasformeranno il panorama L&D:

  1. Microlearning
  2. Personalizzazione
  3. Mobile learning (m-learning)
  4. Apprendimento immersivo con realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR)
  5. Apprendimento sociale e collaborativo

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1. Microlearning

Nell’era del lavoro frenetico e del sovraccarico di informazioni i datori di lavoro sono alla costante ricerca di modi per rendere l’apprendimento e lo sviluppo dei dipendenti più efficienti, gestibili e coinvolgenti. Per fare fronte a ciò esiste una formula, piccola ma potente, destinata ad avere sempre più successo nel 2023: il microlearning.

Microlearning significa letteralmente “micro apprendimento”. Utilizza contenuti brevi e concisi per insegnare una particolare abilità o conoscenze specifiche e si focalizza su pochi elementi chiave alla volta. Invece di richiedere la partecipazione ad una lunga, unica sessione di formazione o di mettere a disposizione una gigantesca mole di informazioni da studiare in un colpo solo, il microlearning fornisce le nozioni in brevi dosi distanziate nel tempo.

Il microlearning è stato concepito con lo scopo di ridurre il carico mentale di chi sta imparando e si ritiene che grazie ad esso la capacità di mantenere a mente le nozioni acquisite aumenti almeno del 50%, rendendolo un’alternativa meno pesante e più efficace rispetto a molte tradizionali soluzioni di L&D.

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2. Personalizzazione

L’era dei programmi di formazione unici per tutti sta lentamente volgendo al termine. Quest’anno entra in gioco la personalizzazione dei programmi: trasformerà l’intero panorama L&D e spingerà i datori di lavoro a ricercare e creare esperienze di apprendimento più significative e mirate.

La spinta verso una maggiore personalizzazione va di pari passo con un’altra tendenza dominante di questo 2023: l’esperienza dei dipendenti (o EX, da Employee eXperience). Si riferisce all’esperienza complessiva dei lavoratori con i datori di lavoro ed è influenzata da molteplici fattori, tra cui le opportunità di apprendimento e sviluppo. Attenzione: non stiamo parlando di opportunità qualsiasi, ma di opportunità specifiche, legate agli obiettivi di studio e alle aspirazioni professionali dei singoli individui.

Grazie a tecnologie sempre più sofisticate i datori di lavoro possono utilizzare le funzionalità avanzate delle piattaforme di gestione della formazione (ovvero LMS, Learning Management System) per ideare percorsi formativi su misura e creare contenuti unici sulla base degli utenti di riferimento. Questo porterà nel tempo ad un maggiore coinvolgimento dei dipendenti nelle iniziative di L&D e, più in generale, a migliori risultati nell’apprendimento.

 3. Mobile learning (m-learning)

L’aumento del lavoro a distanza significa che molti dipendenti possono lavorare indipendentemente da dove si trovino e con l’avvento del mobile learning (l’apprendimento su dispositivi mobili) possono inoltre accedere, da qualsiasi luogo, a sempre più contenuti formativi di valore.

Si prevede 🇬🇧 che il mercato globale del mobile learning raggiungerà i 155 miliardi di dollari entro il 2026, rispetto ai 54 miliardi di dollari del 2022. Una crescita così notevole e rapida è legata alla crescente domanda di mobilità, comodità e flessibilità. Chi impara al giorno d’oggi cerca soluzioni che si adattino alla sua vita indipendentemente da dove si trovi e dal dispositivo usato.

La tendenza del mobile learning spinge verso contenuti formativi ottimizzati primariamente per dispositivi mobili (mobile-first), consentendo ai dipendenti di usufruire di un’esperienza formativa completa ed esaustiva, indipendentemente da come si effettui l’accesso. I vantaggi sono molteplici: il 75% di chi studia considera il mobile learning più comodo e uno studio ha rilevato che gli utenti di smartphone hanno completato i corsi di formazione con una velocità del 45% superiore alla media, ma con la stessa efficacia nell’apprendimento.

Il mobile learning ed il microlearning si complementano perfettamente ci aspettiamo quindi che si sviluppino di pari passo.

Happy business people in a meeting about learning and development.

4. Apprendimento immersivo con realtà aumentata (AR) e realtà virtuale (VR)

Dato il crescente successo di AR e VR non bisogna sorprendersi se queste tecnologie contribuiranno a formare anche il settore L&D del 2023. L’apprendimento immersivo è sicuramente una delle maggiori tendenze dell’anno, infatti, grazie ai suoi innumerevoli vantaggi.

La raltà virtuale, o VR, trasporta gli utenti in un mondo digitale e interattivo grazie all’utilizzo di cuffie e controller VR. La realtà aumentata, o AR, utilizza contenuti digitali per potenziare il mondo reale – basti pensare a Pokémon GO o ai filtri su Snapchat. L’apprendimento immersivo utilizza queste tecnologie per simulare ambienti e scenari realistici, consentendo a chi studia di sviluppare nuove competenze in modo interattivo e in tranquillità.

Man mano che le aziende adottano e si adattano sempre di più agli ambienti di formazione virtuale, l’apprendimento immersivo potrà essere sempre più utilizzato sia dagli esperti di formazione e sviluppo che da chi sta imparando. È molto coinvolgente, favorisce l’apprendimento attraverso l’azione e si presta alla personalizzazione: tutti elementi fondamentali per un efficace programma di formazione.

Si prevede che il mercato globale della realtà virtuale nel mondo dell’istruzione supererà i 13 miliardi di dollari entro il 2026 (rispetto ai 656,6 milioni di dollari del 2018): il trend dell’apprendimento immersivo è destinato a rimanere e a crescere di pari passo con l’evoluzione ed il miglioramento delle tecnologie di VR e AR. Insomma, è un settore da tenere d’occhio! 

5. Apprendimento sociale e collaborativo

L’apprendimento sociale e collaborativo promuove l’apprendimento inteso in termini di gruppo. Attraverso discussioni tra pari, incarichi condivisi e, più in generale, la partecipazione ad un’esperienza di formazione collettiva, i dipendenti possono arricchire e migliorare la loro pratica di studio.

Anche se l’apprendimento collaborativo può avvenire sia di persona che online, prevediamo che la tendenza si sposterà verso l’e-learning sociale, dato che sempre più aziende lavorano da remoto. Potrà basarsi su piattaforme di apprendimento apposite e su funzionalità tipiche dei social: live chat, bacheche, lavagne collaborative ed altro ancora.

L’apprendimento collaborativo non solo aumenta le capacità di memorizzazione ed il coinvolgimento, stimolando il senso di responsabilità (la motivazione aumenta perché non si vuole deludere il gruppo); sviluppa anche soft skills fondamentali come il pensiero critico, l’ascolto attivo e la capacità di parlare in pubblico, oltre alle capacità di comunicazione e di leadership.

Sappiamo che le soft skills sono sempre più importanti nel moderno mondo del lavoro (il lavoro di squadra è stato citato come la competenza più richiesta nel 2023), per cui è logico che i datori di lavoro puntino a sviluppare tutte quelle iniziative di formazione e sviluppo in ambito sociale in grado di alimentare tali competenze. 

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Scopri di più sulle differenze tra hard skills e soft skills leggendo questo post.

La formazione e lo sviluppo nel 2023: i punti chiave

A partire da quest’anno la formazione e lo sviluppo saranno le chiavi per la fidelizzazione ed un maggiore coinvolgimento dei dipendenti, contribuendo alla creazione di un’esperienza positiva per i dipendenti (EX) e al successo in un ambiente di lavoro in continua evoluzione. I datori di lavoro hanno ormai a disposizione moltissimi strumenti e conoscenze; quest’anno si tratterà di combinarli e sfruttarli per ottenere dei risultati ottimali. Tutte le principali tendenze nell’ambito L&D sono orientate ad un’esperienza formativa più personalizzata, incentrata sugli utenti e coinvolgente: un vantaggio sia per i datori di lavoro che per i dipendenti.

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