Se cerchi online le recensioni sulla tua azienda, puoi ritenerti soddisfatto di quello che leggi? Hai la certezza che i tuoi attuali dipendenti raccomanderebbero la tua azienda? Quando si presenta, i candidati di maggior talento colgono al volo l’opportunità di lavorare per te?
Se a tutte queste domande hai risposto con un sonoro “sì”, sembra proprio che la tua azienda si sia costruita un’ottima reputazione.
In caso contrario, il tuo employer branding potrebbe aver bisogno di qualche accorgimento.
Così come il tuo brand aziendale è importante per a guadagnare la fiducia dei tuoi clienti, il tuo employer brand è fondamentale per attrarre e trattenere i lavoratori di maggior talento.
Vuoi dare una svolta al tuo employer branding? Ottimo! La nostra guida completa è esattamente quello che cercavi.
Leggendo scoprirai tutto quello che c’è da sapere sull’employer branding come, ad esempio:
- Cos’è l’employer branding?
- Perché è importante avere un employer brand forte?
- Quali fattori influenzano il tuo employer brand?
- Come valutare il proprio employer brand? 6 indizi chiave
- 5 passi per una strategia di employer branding efficace
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Cos’è l’employer branding?
Partiamo dalle basi: cos’è l’employer brand? Con il termine employer brand ci si riferisce alla propria reputazione come datore di lavoro, ossia la percezione che i dipendenti esistenti e i potenziali candidati hanno della propria azienda.
L’employer branding, di conseguenza, è il costante processo di miglioramento e valorizzazione della propria reputazione aziendale. Solitamente guidato da una strategia, l’employer branding comprende tutte le misure adottate per presentare la propria azienda come un luogo di lavoro piacevole e il modo in cui questa reputazione viene mantenuta con i dipendenti che già lavorano in azienda.
Anche se non hai mai creato una strategia di employer branding intenzionale, hai comunque un employer brand. Indipendentemente dal fatto che tu abbia adottato delle misure consapevoli per costruire la tua reputazione come datore di lavoro, candidati e dipendenti hanno sviluppato e svilupperanno una loro percezione della tua azienda.
Perché è importante avere un employer brand forte?
Se riesci a coltivare un forte employer brand, godrai di un grande vantaggio competitivo nel mercato delle assunzioni. Questo, a sua volta, avrà un impatto positivo sulla produttività e sulle prestazioni della tua azienda.
Ecco i tre motivi principali che spiegano perché fare employer branding è così importante:
- Un employer brand forte aiuta ad attrarre i migliori talenti: Uno studio di Glassdoor ha rilevato che il 95% delle persone in cerca di lavoro considera la reputazione di un datore di lavoro quando decide se candidarsi o meno.
- Employer branding, employee experience ed employee retention vanno di pari passo: se investi nel miglioramento del tuo employer brand, migliorerai automaticamente anche l’esperienza dei tuoi dipendenti. E non solo: contribuirai anche ad aumentare la retention. Secondo un report di LinkedIn, la costruzione di un solido employer brand può ridurre i tassi di turnover dei dipendenti del 28%.
- L’employer branding è vantaggioso al livello economico: un buon employer brand può ridurre il costo sostenuto per ogni assunzione del 50%, mentre l’aumento della retention aiuta in automatico ad abbassare gli alti costi del ricambio dei dipendenti. Secondo alcuni studi, il costo medio della perdita di un dipendente equivale al doppio del suo stipendio.
L’importanza dell’employer branding è innegabile. Ma come si determina esattamente il tuo employer brand? Quali sono i diversi elementi che lo caratterizzano?
L’esperienza dei dipendenti in azienda è fondamentale per ogni strategia di employer branding. Scopri di più su questo termine nel nostro articolo.
Quali fattori influenzano il tuo employer brand?
Sono molti i fattori che determinano il tuo employer brand. Si tratta di tutti quegli elementi che, sommati, determinano l’attrattività della tua azienda come posto di lavoro.
Alcuni tra i più importanti fattori che influenzano l’employer branding sono:
- I benefit aziendali e quanto sono in linea con le aspettative dei dipendenti
- gli stipendi
- L’equilibrio tra lavoro e vita privata dei dipendenti
- Le opportunità formative e di crescita professionale
- La mission e i valori aziendali
- L’impegno verso la diversità e l’inclusione
- La qualità dell’ambiente di lavoro (fisico o virtuale), compreso l’accesso agli strumenti necessari per lavorare in modo adeguato
- La sicurezza psicologica, la trasparenza e la fiducia
- La sicurezza percepita riguardo il proprio posto di lavoro
- L’investimento nella salute mentale e nel benessere dei dipendenti
Questi sono gli ingredienti principali che compongono il tuo employer brand. Vediamo ora insieme come valutare se il tuo employer branding è veramente all’altezza.
Come valutare il proprio employer brand? 6 indizi chiave
Anche se non esiste un unico modo per valutare l’employer brand, ci sono alcuni indicatori molto significativi. Ecco come valutare la situazione complessiva del tuo employer brand:
- Guardare il tasso di accettazione delle offerte di lavoro
- Misurare l’employer Net Promoter Score (eNPS)
- Monitorare la retention dei dipendenti
- Effettuare sondaggi sulla soddisfazione dei dipendenti
- Sostenere colloqui di uscita con chi lascia l’azienda
- Leggere le recensioni dei dipendenti online
Nei prossimi paragrafi approfondiamo insieme questi aspetti.
1. Osserva il tasso di accettazione delle offerte di lavoro
Di tutti i candidati a cui invii un’offerta, quanti accettano? Fatichi a far entrare in azienda i candidati dopo che hanno superato il processo di assunzione? Se un’alta percentuale rifiuta, potresti non apparire come un buon posto di lavoro.
2. Misurare il punteggio dell’employer Net Promoter Score (eNPS)
L’employer Net Promoter Score (o eNPS) si misura ponendo ai dipendenti solo due domande: 1) Su una scala da 0 a 10, quanto è probabile che ti raccomandino come datore di lavoro? e 2) Perché ti hanno dato quel punteggio? Il tuo eNPS ti dà un’idea della soddisfazione dei dipendenti. Se il tuo punteggio è basso, puoi presumere che la percezione del tuo employer brand sia negativa.
3. Monitorare la retention dei dipendenti
Un elevato turnover è un segno evidente che qualcosa non va. Se i tuoi tassi di turnover sono alti, dovrai indagare su cosa non sta funzionando.
4. Effettuare sondaggi sulla soddisfazione dei dipendenti
I sondaggi anonimi ti permettono di raccogliere feedback onesti e di capire come i tuoi dipendenti percepiscono la tua azienda come datore di lavoro. È consigliabile progettare i sondaggi sia con domande aperte che con valutazioni quantitative, in modo da raccogliere un mix di feedback.
5. Sostenere colloqui di uscita con chi lascia l’azienda
Ogni volta che un dipendente lascia la tua azienda, prenditi il tempo per scoprirne il motivo. I colloqui di uscita sono un’ottima opportunità per capire perché le persone scelgono di andarsene e per identificare le aree di miglioramento.
6. Leggere le recensioni dei dipendenti online
Con siti web come Glassdoor, i dipendenti passati e quelli attuali possono lasciare recensioni pubbliche dei loro datori di lavoro e assegnare loro una valutazione in stelle. Queste recensioni danno una misura estremamente tangibile e veritiera del tuo employer brand, poiché sono anonime e quindi, spesso, molto oneste. Analizza queste recensioni per capire come si parla di della tua azienda e cosa puoi migliorare.
5 passi per una strategia di employer branding efficace
La chiave per un solido employer brand è mettere in atto una strategia di employer branding che sia intenzionale. Ecco 5 passi da compiere per costruire e ottimizzare il tuo employer brand:
- Definire la proposta di valore per i dipendenti (EVP o employee value proposition)
- Padroneggiare l’arte dello storytelling
- Sfruttare più canali per promuovere il tuo employer brand
- Raccogliere feedback dai dipendenti e agire di conseguenza
- Mettere in pratica ciò che si predica
1. Definire la proposta di valore per i dipendenti (EVP)
La proposta di valore per i dipendenti (anche detta EVP) è ciò che i dipendenti ottengono lavorando per la tua azienda. È ciò che la distingue dalle altre, rendendola un posto di lavoro attraente, ed è fondamentale per attrarre e trattenere i migliori talenti.
La tua proposta di valore è definita da fattori quali:
- Lo stipendio
- I benefit aziendali
- L’equilibrio tra lavoro e vita privata
- La sicurezza riguardo al proprio posto di lavoro.
Dovrebbe anche riflettere i tuoi valori fondamentali, la tua mission e la tua cultura aziendale in generale. In ultima analisi, la tua proposta di valore esprime ciò che si prova a lavorare per la tua azienda.
2. Padroneggiare l’arte dello storytelling
Lo storytelling è uno strumento estremamente potente per dare vita al tuo employer brand e mostrare alle persone cosa significa lavorare per la tua azienda. Se ben fatto, lo storytelling conferisce autenticità al tuo employer brand, mettendo le persone in primo piano.
Per far sì che il tuo storytelling funzioni, c’è una regola d’oro da seguire: raccontare storie vere basate su persone reali della tua azienda. E, se possibile, far raccontare le storie a queste persone in prima persona.
Considera la differenza tra questi due approcci:
- la presenza di uno o due paragrafi nella pagina “Chi siamo” dell’azienda, scritti dall’amministratore delegato, in cui si dice che “i dipendenti amano lavorare qui perché hanno l’opportunità di imparare e crescere ogni giorno”
- la presenza di uno o più video in cui i dipendenti raccontano le loro esperienze di lavoro nella tua azienda.
Il secondo approccio è molto più efficace, in quanto mette in luce i punti di vista dei diversi dipendenti e racconta la storia della tua azienda attraverso le loro parole.
3. Sfruttare più canali per promuovere il tuo employer brand
Innanzitutto, definisci i canali e le piattaforme su cui vuoi concentrarti. Le piattaforme social media come Facebook, Twitter e Instagram sono tutti ottimi punti di partenza, così come il tuo sito web aziendale e la tua pagina LinkedIn. Ma puoi anche promuovere il tuo employer brand negli annunci di lavoro, durante il processo di assunzione e all’interno dell’azienda, ad esempio durante gli eventi aziendali e le presentazioni interne.
Ricorda sempre di adattare la comunicazione a ogni specifico pubblico e canale: quali formati funzionano meglio per ogni piattaforma? Stai parlando a potenziali candidati o ai tuoi dipendenti? Utilizza una strategia multicanale e personalizza i tuoi messaggi.
4. Raccogliere feedback dai dipendenti e agire di conseguenza
Chi può avere un’opinione più chiara sul tuo employer brand di chi lo ha vissuto in prima persona? Esatto, nessuno! I tuoi dipendenti (sia ex che attuali) sono nella posizione migliore per fornire un feedback e aiutarti a migliorare la tua strategia di employer branding.
Ci sono molti modi per raccogliere feedback sul tuo employer brand: dai sondaggi anonimi ai colloqui in uscita, fino alle riunioni a cadenza regolare. Anche in questo caso è consigliabile adottare una strategia multicanale: avrai maggiori probabilità di raccogliere feedback onesti se darai la possibilità a tutti di fornirli nel modo e nel contesto in cui si sentono più a loro agio.
5. Mettere in pratica ciò che si predica
In conclusione, il vero segreto di un employer brand forte è l’autenticità. Non puoi promuovere un’immagine non veritiera: presto o tardi tutti si accorgeranno che non corrisponde alla realtà e la tua reputazione ne risentirà.
Non promettere stipendi competitivi nei tuoi annunci di lavoro se, in realtà, i tuoi stipendi sono inferiori alla media. Non affermare di impegnarti per la diversità, l’equità e l’inclusione se in realtà non stai adottando alcun provvedimento a riguardo.
Assicurati che le tue azioni corrispondano ai tuoi valori e che l’esperienza dei dipendenti che offri corrisponda a quella che prometti.
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