Non si tratta di semplici agevolazioni, da offrire come extra quando ci si sente generosi: i benefit dipendenti svolgono al giorno d’oggi un ruolo fondamentale nell’attrarre e trattenere i talenti all’interno del competitivo mercato del lavoro e hanno un forte impatto sia sulla cultura aziendale che sul benessere del personale.
In qualità di datore o datrice di lavoro è importante quindi poter offrire benefit che risultino realmente vantaggiosi per i dipendenti.
In questa guida, ti aiuteremo a valutare insieme quali scegliere, anche in base al grado di apprezzamento da parte dei dipendenti, di come portino beneficio alla tua azienda e come integrarli nel lavoro da remoto. Cominciamo!
Sommario
- Cosa si intende per benefit
- Quali sono i benefici dell’offrire benefit aziendali?
- 5 step per scegliere i giusti benefit aziendali per i dipendenti
- Quali sono esempi di benefit aziendali più richiesti dai dipendenti?
- E i benefit meno graditi di cui i dipendenti farebbero a meno?
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Cosa si intende per benefit
Partiamo dalle basi: i benefit sono beni e servizi che un datore di lavoro offre ai dipendenti oltre alla normale retribuzione.
Quali sono i benefici dell’offrire benefit aziendali?
Gli incentivi per i dipendenti contribuiscono al successo dell’azienda in molte aree diverse. Le opportunità di formazione hanno un’influenza positiva soprattutto sulla motivazione dei dipendenti e, allo stesso tempo, contribuiscono ad ampliarne le competenze e a migliorarne le prestazioni. Inoltre, gli incentivi aiutano a rendere il team più affiatato, un aspetto particolarmente importante in caso di carenza di personale. Come già accennato, gli incentivi per i dipendenti portano anche benefici finanziari e fiscali alle aziende.
Perché i benefit aziendali migliorano la motivazione all’interno dell’azienda?
La performance e la sostenibilità di un’azienda dipendono in modo significativo dalla motivazione dei suoi dipendenti. Per questo motivo, tutte le aziende ambiscono ad essere percepite come luoghi attraenti presso cui lavorare. Dopotutto, lo scopo è quello di raggiungere le migliori menti sul mercato del lavoro e inserirle all’interno dell’azienda a lungo termine. Gli incentivi per i dipendenti sono uno strumento provato per far crescere la motivazione. Lo stipendio, da solo, non è infatti il fattore principale. I dipendenti vogliono anche riconoscimenti, apprezzamento personale e, in generale, un’atmosfera positiva al lavoro. In particolar modo i Millennial e la Gen Z, oltre a volere uno stipendio equo, desiderano anche essere liberi e realizzati sul lavoro.
In uno studio che ha coinvolto 1.000 partecipanti, Sodexo, il fornitore leader nell’ambito dei benefit aziendali e degli incentivi ai dipendenti, ha cercato di stabilire quali siano i benefit e le offerte che hanno maggiore importanza per i dipendenti. Per il 90% dei partecipanti, una meritata libertà costituisce l’aspetto più importante. Al secondo posto, con un 88%, c’è il desiderio di continuare a formarsi per la propria crescita personale e professionale. Altri importanti fattori che contribuiscono alla motivazione sono:
- Orari di lavoro flessibili (82%)
- Meno straordinari retribuiti possibili (75%)
- Considerazione per le esigenze familiari (62%)
- Bonus vacanza da parte del datore di lavoro (48%)
Anche i benefit aziendali vengono apprezzati e giocano un ruolo particolare nella motivazione dei dipendenti. Non solo questi incentivi sono un modo per mostrare apprezzamento verso i dipendenti, ma hanno anche alcuni vantaggi dal punto di vista fiscale, sia per l’azienda che per i lavoratori. Se non superano una certa soglia, infatti, i benefit aziendali non monetari non vengono tassati.
E quando si lavora da remoto?
Tenere i dipendenti motivati quando si lavora da remoto è importantissimo per farli sentire parte dell’azienda e rafforzare lo spirito di squadra. Offrire dei benefit fa sentire i dipendenti apprezzati, anche quando non sono fisicamente in azienda e offre opportunità di scambio con gli altri colleghi e colleghe.
5 step per scegliere i giusti benefit aziendali per i dipendenti
Quando si scelgono dei benefit aziendali, i desideri del team dovrebbero essere la prima cosa che viene presa in considerazione. Per scegliere i giusti incentivi per i dipendenti, le aziende possono tenere questi 5 step in considerazione:
1. Fare un inventario
Al momento, quali sono gli incentivi che vengono offerti ai dipendenti in azienda? Quali incentivi potrebbero essere complementari a ciò che viene già offerto?
2. Imparare dall’esperienza pratica
Un confronto con altri settori e altre aziende può essere utile per pianificare gli incentivi aziendali. Quali benefit offrono le altre aziende appartenenti al settore? Quali funzionano particolarmente bene e per quale motivo? Il management può sfruttare i propri contatti e trarre insegnamenti dall’esperienza di altre aziende.
3. Raccogliere il feedback dei dipendenti
Se vuoi soddisfare i desideri del tuo team con i giusti incentivi, è importante farlo in maniera accurata. Un breve sondaggio può raccogliere il feedback dei dipendenti riguardo il loro livello di soddisfazione nei confronti dei benefit già offerti e i loro suggerimenti su cosa migliorare.
4. Restringere il campo della selezione
Per un processo di selezione dei benefit trasparente, tutte le parti interessate dovrebbero soppesare i pro e i contro delle diverse opzioni. All’inizio, lo scopo da prefiggersi è quello di filtrare le tre opzioni migliori. I benefit dovrebbero piacere ai dipendenti, ma non c’è niente di male se anche l’azienda ne può trarre beneficio.
5. Introdurre i benefit aziendali
Una volta individuato l’incentivo preferito tra le varie opzioni, lo si può introdurre in azienda passo per passo. Un consiglio: un buon momento per comunicarlo ai dipendenti potrebbe essere un anniversario o un’altra ricorrenza professionale o personale. I benefit possono anche essere usati per motivare i dipendenti dopo l’annuncio di novità meno entusiasmanti o in un momento di crisi.
Quali sono esempi di benefit aziendali più richiesti dai dipendenti?
Come abbiamo menzionato prima, è importante chiedere feedback ai dipendenti per capire la direzione da intraprendere. Nel tempo, è emerso che quelli di seguito sono dei benefit particolarmente apprezzati.
1. Lavoro da remoto o smart working
Il lavoro da remoto è il benefit aziendale più ricercato a livello globale. Un‘indagine della McKinsey ha rilevato che l’87% delle persone sceglie di lavorare in modo flessibile, quando può.
Sembra dunque che il lavoro da remoto sia un benefit particolarmente amato dai dipendenti di oggi, tanto che Jérôme Mackowiak, direttore della Gartner, ha avvertito che “costringere i dipendenti a tornare a lavorare in sede potrebbe far perdere ai datori di lavoro fino al 39% della loro forza lavoro.”
Questo sì che è riconoscere l’importanza del lavoro a distanza. Per trattenere in azienda e rendere felici i migliori talenti, bisognerebbe insomma prendere seriamente in considerazione ed aggiungere il lavoro da remoto al pacchetto dei benefit aziendali.
2. Smart office
Il secondo benefit più diffuso è lo smart office, chiamato anche ufficio intelligente. Il concetto di smart office prevede l’utilizzo di tecnologie intelligenti e di connettività con l’obiettivo di ottimizzare l’ambiente lavorativo in ufficio e aumentare così la produttività, migliorando l’esperienza complessiva del lavoro in ufficio per i dipendenti.
Alcuni esempi di tecnologia impiegata negli smart office sono le planimetrie interattive, che rendono più semplice per i dipendenti la individuazione delle risorse necessarie (ad esempio le sale riunioni disponibili); il monitoraggio degli accessi e la gestione dei visitatori, che automatizzano il processo di ingresso e uscita dall’ufficio; ancora, la raccolta analitica di dati relativi all’ambiente lavorativo, che consente ai gestori delle strutture di comprendere ed ottimizzare l’utilizzo dello spazio.
Gli esperti prevedono una rapida crescita del mercato degli smart office e le aziende che saranno rapide nell’adottarli godranno sicuramente di una maggiore efficienza e di un’alta fidelizzazione dei dipendenti.
3. Settimana lavorativa di quattro giorni
Quando si prende in considerazione l’importanza sempre maggiore per i lavoratori di flessibilità ed equilibrio tra lavoro e vita privata si comprende facilmente perché la settimana lavorativa di quattro giorni stia guadagnando consensi.
L’idea dietro la settimana lavorativa di quattro giorni è che i dipendenti siano in grado di essere altrettanto produttivi lavorando quattro giorni invece che cinque. All’interno di questo modello gli stipendi e i carichi di lavoro dei dipendenti rimangono invariati, ma sono condensati in un numero inferiore di giorni.
Diversi paesi hanno già adottato la settimana lavorativa di quattro giorni, ognuno adattandola alla propria realtà e con più o meno successo.
Una sperimentazione nel Regno Unito è stata giudicata “estremamente positiva”: il 92% delle aziende partecipanti ha dichiarato di ritenere “estremamente probabile” o “probabile” il mantenimento della settimana di quattro giorni oltre il periodo di prova. Uno studio analogo condotto in Islanda ha raggiunto un successo simile: i ricercatori hanno registrato una riduzione di stress ed esaurimento nervoso, nonché un miglioramento dell’equilibrio tra lavoro e vita privata.
La settimana lavorativa di quattro giorni è ancora in fase di discussione in molti paesi, ma è un benefit che i dipendenti non vedono già l’ora di provare.
4. I Programmi di Assistenza ai Dipendenti
I Programmi di Assistenza ai Dipendenti o PAD sono pensati per aiutare i lavoratori a risolvere problemi personali o legati al lavoro che potrebbero ripercuotersi sulle loro prestazioni lavorative, sulla loro salute fisica e/o sul loro benessere mentale.
In un periodo in cui ansia, depressione, stress e burnout riguardano in modo preoccupante un gran numero di lavoratori non sorprende che i PAD siano visti come uno dei benefit aziendali più importanti.
5. Crescita professionale
La possibilità di fare carriera è fondamentale per motivare e coinvolgere i dipendenti, nonché per la produttività. È anche in cima alla lista dei benefit più richiesti dai dipendenti.
Nel 2021, durante il picco di dimissioni testimoniato negli Stati Uniti e non solo (conosciuto in inglese con l’espressione di “The Great Resignation”), uno dei motivi principali addotti dai dipendenti per aver deciso di licenziarsi è stato la mancanza di opportunità di carriera. In compenso, il 94% dei dipendenti dichiara che rimarebbe volentieri più a lungo in un posto di lavoro se il datore di lavoro investisse nel suo apprendimento e nella sua crescita professionale.
Un dossier di LinkedIn ha evidenziato inoltre che, a detta dei dipendenti, il modo migliore da parte dei datori di lavoro per potenziare la cultura aziendale è di offrire possibilità di crescita professionale.
Poter fare carriera non è un beneficio solo per i dipendenti; per i datori di lavoro significa infatti un grande ritorno sugli investimenti, contribuendo ad aumentare la produttività, la redditività e la fidelizzazione.
E i benefit meno graditi di cui i dipendenti farebbero a meno?
Tra i benefit meno desiderati dai dipendenti ci sono il caffè gratuito in ufficio e gli incentivi basati sui risultati. Questo dimostra come i valori e le aspettative nei confronti del lavoro siano ampiamente cambiati nel corso degli anni.
Sono lontani i tempi in cui i benefit di base dell’ufficio e il riconoscimento in denaro risultavano sufficienti per attrarre e trattenere i migliori talenti. I dipendenti di oggi attribuiscono un valore molto maggiore ai benefit che consentono loro una maggiore flessibilità ed un migliore equilibrio tra vita privata e lavoro, un maggiore benessere e l’opportunità di imparare e crescere nella loro carriera.
In qualità di datore di lavoro è essenziale offrire benefit che siano davvero in linea con ciò che le persone desiderano. Presta attenzione alle nuove tendenze, ma assicurati anche di chiedere direttamente ai tuoi dipendenti che cosa loro considerino più importante.
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