Cerca
Gestione del personale

Alla fine dell’arcobaleno: 5 modi per promuovere la diversità e l’inclusione non solo durante il Pride

Redazione
Pubblicato: 19 Settembre 2022
Aggiornato: 8 Novembre 2022
Grafische Darstellung von verschiedenen Menschen

Ogni anno, arriva il Pride Month e i nostri feed vengono inondati dall’iconica bandiera arcobaleno. I nostri brand preferiti sfoggiano celebrazioni del Pride Month e solidarietà nei confronti della comunità LGBTQIA+.

Ma cosa succede quando giugno volge al termine e l’arcobaleno inizia a svanire? Purtroppo la fine del Pride Month, per molte aziende, segna anche la fine di un apparente impegno nei confronti della diversità e dell’inclusione.

Se si vuole davvero costruire una cultura lavorativa all’insegna della diversità, dell’inclusione e dell’uguaglianza, è fondamentale che si estendano i propri sforzi ben oltre il mese di giugno e che non ci si limiti a mettere in mostra una bandiera arcobaleno solo una volta all’anno.

Vorresti creare più diversità all’interno del tuo ambiente di lavoro?

ebook-diversità-in-aziendaScarica il nostro ebook gratuito “Come promuovere diversity e inclusione in azienda”: ti aiuterà ad orientarti in merito a un argomento così complesso.

1. Rivedere le policy aziendali e i benefit per il personale

Il primo passo per creare un’azienda veramente inclusiva è implementare policy e pratiche che siano inclusive ed eque.

Passando in rassegna le politiche aziendali ufficiali, ci si può assicurare che siano inclusive nei confronti delle persone LGBTQIA+. Ecco cosa prendere in considerazione:

  • I tipi di congedo familiare retribuito disponibili e chi ne può usufruire. Se non sono accessibili a tutti, vanno ridefiniti.
  • Il linguaggio utilizzato nel descrivere le politiche e nei documenti legati ad esse. Si tratta di un linguaggio inclusivo e neutro per quanto riguarda il genere?
  • Una policy apposita in merito a diversità e inclusione, che espliciti chiaramente l’impegno della tua organizzazione nel garantire un ambiente di lavoro equo, inclusivo e all’insegna della diversità.
  • Politiche riguardanti la discriminazione. Assicurati di avere una policy contro la discriminazione a tolleranza zero che protegga in maniera esplicita le persone LGBTQIA+ in azienda e che descriva chiaramente le conseguenze e le azioni disciplinari che verranno intraprese in caso di discriminazione (e assicurati di metterle in pratica).

Le policy aziendali ufficiali sono alla base della cultura aziendale e devono essere inclusive al 100%.

2. Rivedere il processo di assunzione

Come per le policy aziendali ufficiali, è bene che anche il processo di assunzione venga rivisto, affinché sia il più inclusivo possibile. Ciò significa:

  • Assicurarsi che il linguaggio utilizzato negli annunci di lavoro sia inclusivo e neutrale per quanto riguarda il genere.
  • Pubblicare le posizioni aperte sui portali per il lavoro LGBTQIA+.
  • Avere diversità anche all’interno dei team che si occupano di colloqui e assunzioni.
  • Usare le stesse domande in sede di colloquio per tutti i candidati.

È essenziale garantire un’esperienza inclusiva per tutti i candidati durante l’intero processo: quando si crea e si posta l’annuncio di lavoro, quando si tiene il colloquio, nel momento in cui si assume e nel corso dell’onboarding.

3. Promuovere una cultura del linguaggio inclusivo

Per creare un ambiente di lavoro inclusivo, è necessario comunicare in modo rispettoso e inclusivo. Le parole che utilizziamo hanno un peso ed è dunque essenziale utilizzare un linguaggio che non ferisca o escluda nessuno.

Per promuovere una cultura del linguaggio inclusivo si può:

  • Non attribuire un genere, limitando, tra le altre cose, l’uso del maschile sovraesteso: si può usare “la comunità scientifica” invece di “gli scienziati”. Inoltre si può usare un linguaggio neutro ricorrendo a perifrasi, forme passive o impersonali: “Invitiamo i candidati a inviare il curriculum” può essere sostituito da “Si invita a inviare il curriculum”.
  • Prestare attenzione agli stereotipi legati al genere, ad esempio all’uso di espressioni come “donnicciola” per indicare un uomo debole o “maschiaccio” per una ragazza turbolenta. Molte espressioni contenenti “uomo” possono essere modificate, invece di “uomo della strada” si può dire “gente comune”.
  • Fare formazione in merito al linguaggio inclusivo.

Assicurarsi che tutti i documenti utilizzino un linguaggio inclusivo, a partire dai questionari e dagli strumenti usati dalle Risorse umane, che a volte richiedono di dichiarare o selezionare il proprio genere.

4. Investire nella formazione sulla diversità e l’inclusione

La formazione in merito alla diversità e all’inclusione può essere un strumento molto efficace per educare le persone su questo tema complesso, dando loro gli strumenti per sovvertire i propri preconcetti e pregiudizi e dando loro la possibilità di agire concretamente in supporto delle persone LGBTQIA+ e di dimostrare solidarietà nella vita di tutti i giorni.

Una formazione strutturata e formale non solo aiuta a cambiare la mentalità e i comportamenti, ma mette anche in evidenza il fatto che l’azienda reputa diversità e inclusione importanti. Se un’azienda investe in una formazione adeguata, invia un chiaro messaggio a chi ci lavora, ossia che prende sul serio la diversità e l’inclusione e quindi anche il personale dovrebbero farlo.

Per avere la garanzia che la formazione sulla diversità e l’inclusione sia efficace, sarà necessario adattarla alle esigenze specifiche di ciascuna azienda, assicurandosi che l’impegno profuso sia continuo e che non si tratti solo di un gesto simbolico una tantum. Sia nel caso venga istituito un programma di formazione interno, sia nel caso venga assunta una risorsa esterna, è bene assicurarsi di lavorare con una persona esperta sui temi della diversità e dell’inclusione, affidabile e qualificata.

5. Assumere una figura responsabile della diversità e dell’inclusione

Gli sforzi per promuovere e creare un ambiente di lavoro più eterogeneo, inclusivo ed equo devono garantire che quest’onere non ricada sulle spalle delle persone LGBTQIA+ in azienda (o di altre persone che fanno parte di gruppi sottorappresentati). Bisogna inoltre evitare di cadere nell’errore di ridurre la diversità e l’inclusione ad un semplice progetto secondario.

Si tratta infatti di una questione estremamente importante e, se possibile, il compito di promuovere la diversità e l’inclusione in maniera continuativa dovrebbe essere affidato alla guida di una persona esperta e retribuita per questo. Un numero crescente di aziende assume al proprio interno figure responsabili della diversità e dell’inclusione, che si concentrano esclusivamente sulle iniziative legate a questi temi.

Non limitarsi al Pride Month

Quelle descritte finora, sono solo alcune delle cose che si possono fare per impegnarsi nel promuovere la diversità e l’inclusione tutto l’anno. Non c’è bisogno di una ricorrenza sul calendario per agire, per mostrare solidarietà e per supportare la comunità LGBTQIA+ e altri gruppi sottorappresentati.

La promozione di un ambiente di lavoro davvero inclusivo è un’impresa che non ha mai fine. Anche quando le bandiere del Pride smettono di sventolare, è necessario non smettere mai di impegnarsi. Inizia ora!

Picture of Redazione

Redazione

Noi di Babbel for Business crediamo che la diversità culturale garantisca un'atmosfera aperta e creativa all'interno delle aziende. Imparare un'altra lingua incoraggia a pensare fuori dagli schemi e aiuta i team a trovare le parole giuste per un lavoro di squadra e una comunicazione interculturale di successo.

Articoli consigliati

Coffee Cup character with motivational pose vector illustration
Come la formazione linguistica può migliorare l'efficienza della tua azienda
In un mondo sempre più globalizzato e interconnesso, la conoscenza delle lingue è di diventata una competenza...
Hipster senior man with beard using laptop and woman watching
La formazione per manager come chiave per migliorare la fiducia in team ibridi
Il passaggio a modelli di lavoro flessibili ha creato nuove sfide nella collaborazione. Secondo un sondaggio,...
Macbook
Dall'isolamento all'inclusione: consigli per migliorare la comunicazione ibrida
Nel mondo del lavoro di oggi, la comunicazione ibrida è più che una tendenza: è una necessità. La pandemia...